
Partiamo con un’ammissione.
A me invecchiare piace.
Voi direte: ovvio, se invecchi vuol dire che sei al mondo.
Oppure direte: ma sei cretina, a nessuno piace invecchiare.
Eppure io sono contenta, nonostante tutto.
Nonostante il didietro che sente la forza di gravità, nonostante il viso che sembra meno compatto, nonostante la stanchezza, la mal sopportazione dei cretini che si fa sempre più evidente, la voglia di andare in pensione già a quest’età, la nostalgia dei telefoni fissi e di Dragon Ball dopo scuola.
Sì, sono senz’altro nostalgica, mi ci crogiolo proprio nei bei tempi che furono: nei ricordi dei momenti belli, tipo le serate in discoteca senza pensare alle bollette, o i viaggi in cui non dovevi pensare a niente perché c’era la mamma a farlo, o i pomeriggi in cui non dovevi fare i compiti e avevi anche il lusso di annoiarti. Ve li ricordate, voi?

Eppure sono felice delle mie rughe, delle consapevolezze, del sonno, dell’avere imparato a dire di no alle commesse insistenti, dell’aver imparato a farmi meno paranoie, dell’aver imparato il valore del tempo passato da soli per godere meglio del tempo con gli altri.
Sono perfino contenta di non aver perso la voglia di dire cose cretine e cantare a sproposito.
Perché invecchiare è un lusso, invecchiare bene lo è ancor di più: lo tengo sempre a mente, mentre so che il mio tempo scorre e che l’unica cosa che posso fare è lasciare un pezzetto (buono) di me a qualcuno.
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2 risposte a “Finché ho voglia di cantare a sproposito.”
Mi piacciono le cose che dici, si esatto, le cose che dici, perchè tutti sanno scrivere, ma in pochi sanno dire, raccontare, condurre verso luoghi o emozioni. Questo tuo articolo, come altri dei tuoi, è una ventata d’aria fresca in un universo sempre più asettico. Grazie 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
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Grazie a te, di cuore.
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