Farsi un regalo. Doppio

Ravenna, 2016

A volte è necessario.
Farsi un regalo.
Forse anche più che “a volte”.
Mi sono regalata un corso di scrittura (l’ennesimo).
Perché ogni volta ha un sapore speciale rimettersi a studiare, a imparare, quasi da zero. Come se avessi molta sete di saperne ancora, e ancora.

C’è una caratteristica di me che conosco molto bene.
L’impazienza.
Fin dalle elementari, quando la maestra spiegava il compito, io ero già lì che scrivevo. La fretta del mettermi alla prova, la fretta dell’iniziare a completare il compito che mi era stato assegnato.
Poi magari capivo male la consegna e sbagliavo tutto.

Mi ricordo ancora perfettamente una verifica di matematica che consisteva in una tabella da compilare; avevo inserito tutti i risultati giusti, ma nelle caselle errate, perché la maestra aveva deciso di vedere quanto eravamo attenti e farci un trabocchetto. Per l’impazienza di consegnare e la smania di sentirmi dire che ero stata brava, presi una insufficienza che un po’ ancora mi brucia.

Cosa c’entra fare un corso di scrittura con l’impazienza?

C’entra che, di solito, inizio i corsi con il bisogno di sentirmi già pronta, preparata, finita.

Stavolta, quindi, mi voglio fare un altro regalo: la pazienza.

Voglio darmi la possibilità di non saper fare qualcosa e non aver fretta di saperlo fare; di sbagliare gli esercizi, di non essere subito perfetta, di prendermi del tempo per capire la consegna e fare domande. Molte.
Andare lenta.
Far sedimentare i concetti lentamente. Masticarli.
Non pretendere subito il massimo da me stessa.

Mi sembra un bel dono, in questo momento della mia vita.
Un dono che, forse, dovremmo farci (e fare) un po’ tutti.
Essendo clementi con noi stessi. Con l’automobilista di fronte a noi, con la nonna in fila alle Poste, con le robe che non si infilano mai alla prima.

E voi che regalo avete deciso di farvi in questo gennaio che per ora ci è sembrato rapidissimo ma che, con ogni probabilità, ci darà la sensazione di durare all’incirca 57 giorni (mettendo alla prova la sopraccitata pazienza)?

[regalo: dallo sp. regalo, a sua volta dal lat. regālis ‘regale’; propr. ‘dono al re’. Il termine deriva dall’usanza spagnola di offrire doni al sovrano, detta appunto del “regalo”].

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Commenti

4 risposte a “Farsi un regalo. Doppio”

  1. Avatar Federico

    Bellissima idea Isa ma sei già bravissima a scrivere

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    1. Sei molto gentile Federico, grazie! Ma studiare non fa mai male e io sento di dover ancora imparare tantissimo!

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      1. Avatar Federico

        Concordo, studiare sempre. Leggerti è un piacere per me

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        1. Grazie di cuore!!

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